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La meravigliosa
attività degli abitanti di Qwblisi
Fra
le attività preferite
degli abitanti del piccolo stato di Qwiblisi, può senz'altro
annoverarsi la scrittura. Tale arte viene praticata sin dalla
più
tenera età dai qwibliesi, e ad essa essi attendono per gran
parte del proprio tempo libero.
Di conseguenza,
la produzione
editoriale del paese è sterminata, giacché molti
qwibliesi ambiscono a vedere pubblicate le proprie opere,
ancorché
consapevoli del fatto che ben difficilmente qualcuno le
leggerà,
posto che se la scrittura è attività tanto
gradita e
diffusa, non altrettanto si può dire della lettura di opere
altrui, per quanto meritorie esse possano essere.
La magnifica
Biblioteca Nazionale di Qwiblisi, vanto della popolazione tutta e
degnissima istituzione culturale, raccoglie, cataloga ed archivia
l'intera produzione letteraria del paese Produce altresì un
catalogo, a sua volta pubblicato, catalogato ed archiviato, con
l'elenco di tutti i libri pubblicati nel paese, compreso,
evidentemente, sé stesso; il che comporta una notevole
impasse, quel che gli informatici chiamano un “riferimento
circolare”; per ovviare a tale problema, il parlamento, su
proposta
di Giorgio Luigi Borgia, padre della patria, promulgò una
legge che esonerava il catalogo generale dal computo dei libri editi
nel paese.
Il partito
conservatore considerò
a quel punto aberrante tale pratica, e inscenò una vibrata
protesta di fronte al parlamento di Qwiblisi, consistente nel copiare
a mano il catalogo generale, escludendo la sola voce del catalogo
relativa al catalogo stesso.
Dal folto
gruppo di conservatori, si
staccò a breve giro un gruppuscolo di destra, contrario a
tale
incomprensibile eccezione, e decise di scrivere un libro sulla
faccenda, oscurandone il titolo in modo da impedire ai conservatori di completare il loro catalogo.
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